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La natura contro il Covid-19

Il disastro della pandemia ha mobilitato gli scienziati in tutto il mondo non solo per il vaccino, ma anche per trovare una cura efficace in caso d’infezione. Sono state testate e validate anche molecole naturali come la Lattoferrina. Durante la tragica epidemia di Covid è quasi subito emerso che i bambini, pur essendo contagiati dal virus, hanno avuto sintomi decisamente più lievi degli adulti e solo in rarissimi casi l’infezione si è aggravata. Il sistema immunitario dei bambini agisce in modo diverso rispetto a quello degli adulti. Un adulto entra in contatto con moltissimi agenti patogeni durante la sua lunga vita e sviluppa una “memoria”, che consente di produrre anticorpi specifici per ogni malattia infettiva. I bambini non hanno avuto il tempo e le occasioni per sviluppare questa memoria e si affidano a meccanismi innati, in parte ricevuti dalla madre, che si attenuano nell’età adulta.

mascherine

Nel caso di una malattia nuovissima come il Covid-19 gli adulti si sono trovati sprovvisti di anticorpi efficaci tanto quanto i bambini, ma questi ultimi erano maggiormente protetti dai meccanismi innati. Una proteina dell’immunità naturale, la Lattoferrina presente già nel latte materno, protegge dalle infezioni come una rete a maglie strette, impedendo ai patogeni (virus, batteri, funghi) il passaggio nelle cellule della mucosa respiratoria e intestinale.

Un team di medici e scienziati del Policlinico Universitario di Tor Vergata ha condotto il primo studio approvato sull’utilizzo della Lattoferrina nei pazienti Covid positivi a livello nazionale ed internazionale. I risultati ottenuti nei pazienti hanno dimostrato per la prima volta l’efficacia della Lattoferrina nel favorire, senza effetti avversi, la remissione dei sintomi clinici nei pazienti Covid-19 positivi sintomatici e la negativizzazione del tampone già dopo 12 giorni dal trattamento. Nella letteratura scientifica altre sostanze naturali hanno dimostrato un’ attività preventiva. Lo Zinco inibisce la sintesi del RNA virale, sopprimendo la replicazione e la trascrizione anche del genoma del SARS-CoV1 (molto simile al SARSCoV2). Un carenza di Zinco determina alterazione della funzione immunitaria con aumento della suscettibilità a diverse infezioni, in particolare quelle virali, perdita dell’olfatto e del gusto.

coronavirus

La Quercetina aiuta il trasporto dello Zinco all’interno della cellula facilitandone il passaggio attraverso le membrane lipidiche. Blocca l’attività di un enzima necessario per la replicazione del Coronavirus; è tra le molecole più efficaci nel legarsi alla proteina virale del SARS-CoV2 e, quindi, inibire la sua infettività.

La Vitamina D. oltre a prevenire il danno a livello polmonare acuto dovuto ad infezioni o ad altri fattori, riduce la formazione di trombi nei casi di fibrosi polmonare idiopatica ed è essenziale per la sintesi degli enzimi lisosomiali dei macrofagi. Una buona strategia può consistere nella prevenzione con tutte e quattro le sostanze, previo consiglio del farmacista, al quale riportare le proprie patologie ed i farmaci che si assumono. Qualsiasi strategia preventiva non può prescindere dalle norme di distanziamento sociale ed igiene, alle quali affiancare gli integratori immunostimolanti.

Dr. Antonio Marinelli

Farmacista